A tu per tu con……Carlo Ingegneri Responsabile Settore Giovanile Pro Eureka

1) Il momento che viviamo è senza dubbio il più complesso della storia recente, come pensi che cambierà il calcio giovanile nei prossimi anni?
Alla ripresa dell’attività ci troveremo di fronte ad una situazione nuova. Ci sarà molta voglia di giocare a calcio e di bruciare le tappe a discapito della gradualità necessaria per sviluppare al meglio le qualità. In questi periodi di grande incertezze i ragazzi hanno sviluppato altri interessi che possono indirizzarli a impegnare diversamente il loro tempo. Ci sarà purtroppo anche una percentuale di abbandoni .
Tutto questo, inevitabilmente, si tradurrà in un abbassamento del livello tecnico medio delle squadre.
Gli istruttori dovranno tenere conto di questa situazione e programmare l’attività in modo da aiutare i ragazzi a ricuperare.
Il cammino per riprendere la piena efficienza non sarà breve. Ci vorrà molta cura e pazienza.

2) Quest’anno i campionati giovanili in pratica non si sono disputati, come pensi che la Federazione dovrebbe ripartire per la prossima stagione?
Spero tanto che la prossima stagione sportiva possa avere un andamento regolare. Che le squadre possano allenarsi senza restrizioni. Che si possano giocare le partite con la presenza del pubblico (anche se con mascherine e distanziamento).
I problemi che la FIGC dovrà affrontare sono molteplici e difficili.
La scuola calcio potrà ricalcare l’attività proposta negli ultimi anni. Essendo attività di base non necessità di fare selezioni. Anche se io penso che bisognerebbe far confrontare tra di loro realtà di pari livello. Ma questo è un vecchio problema, irrisolto, anche da prima della pandemia.
I campionati agonistici del settore giovanile devono essere organizzati in modo da tenere conto dei diversi livelli qualitativi delle squadre. Siamo però nella condizione che non abbiamo una stagione precedente a cui riferirsi. Allora bisognerà inventarsi nuovi criteri di valutazione delle squadre. Si dovrà tenere conto dell’ultimo campionato giocato completamente. Magari degli ultimi tre campionati regolari. Ma si dovrà anche valutare la consistenza e il livello tecnico e organizzativo delle società. Il numero delle squadre iscritte, il numero di tecnici qualificati a disposizione, il numero e la qualità degli impianti sportivi gestiti, sono alcuni dei parametri di cui bisognerà tenere conto nel classificare le società e di conseguenza nell’assegnare il livello in cui collocare qualitativamente le squadre.
Siamo in un momento eccezionale. Servono interventi eccezionali. La FIGC dovrebbe superare gli attuali regolamenti che ostacolano una programmazione secondo questi i criteri.

3) La Pro Eureka ha sempre rispettato le norme anti covid, è stato complesso organizzare il tutto?

Si. Ci siamo impegnati da subito ad adeguare la nostra attività alle regole emanate dalle autorità ed ai protocolli della FIGC. E’ stato faticoso.
I nostri tecnici si sono impegnati ad elaborare le sedute degli allenamenti in conformità alle regole che ci sono state date. Sul campo ci vogliono molte attenzioni per ottenere dai ragazzi il rispetto di queste regole, che sono limitanti della loro esuberanza.
E poi ci sono tutte le condizioni da realizzare all’esterno dei campi. Dalle sanificazioni, ai divieti di uso degli spogliatoi, dai rilievi della temperatura alle registrazioni delle presenze, dalle autocertificazioni agli allenamenti a porte chiuse.
Per agevolare gli accompagnatori dei bambini ci siamo pure inventati la divisione in due aree dei centri sportivi, quella sportiva da quella segreteria-bar. Altrimenti avremmo dovuto lasciare i genitori in strada.
Inizialmente abbiamo avuto anche delle difficoltà a far recepire a tutti la necessità di rispettare le regole. Tutto questo per poter svolgere un minimo di attività sportiva. Per dare modo ai nostri ragazzi di muoversi e di ritrovarsi. Ne hanno tanto bisogno in questi periodi di didattica a distanza.

4) Essendo a marzo, in condizioni normali, programmando la prossima stagione sportiva, nella situazione attuale cosa cambia?
Nelle stagioni sportive “normali” la programmazione della prossima stagione sportiva si comincia a farla nei mesi di febbraio, marzo.
Ora arriviamo da due stagioni sportive con un’attività largamente compromessa. Nel 2019-2020 sei mesi di attività regolare, nel 2020-2021 si è giocato solo due mesi .
Quest’anno, ogni giorno siamo presi da situazioni di emergenza. Tra sospensioni e riprese dell’attività, regole da seguire cambiate spesso, casi di covid, quarantene. Sinceramente alla prossima stagione io non ho avuto il tempo, ma neanche la tranquillità. per pensarci.
Lo dovremo fare, perché vogliamo essere ottimisti. Ma sarà molto complicato. Ci troviamo di fronte ad una situazione mai vista prima. Andremo avanti facendo supposizioni e contando soprattutto sulla disponibilità e comprensione di tutti.

5) Chiudiamo con un messaggio ai nostri tesserati
A tutti i ragazzi dò un grande cinque.
Non mollare.
Stiamo uniti.
Pronti a riprendere.
Convinti a ritornare forti.
Insieme e…..

Forza Pro Eureka !!!!!